Ancona, l'antica Repubblica Marinara dall'orgoglio sopito.


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26/02/2023
Post: Gabriele Cotichelli – Professionista della comunicazione pubblicitaria


Permane un contorno sfumato della vetusta porta d'Oriente e della città cosmopolita che vide nel perenne fluire delle epoche il naturale avvicendarsi di etnie e civiltà diverse, costituendo l'accesso al mare dell'antica e valorosa Repubblica Marinara sprofondata negli abissi del tempo. Ancona, che fu per secoli un libero comune ed è considerata una tra le antiche Repubbliche Marinare Italiane, seppur meno nota delle quattro convenzionali ben più famose, intrattenne rapporti privilegiati di proficuo commercio con i popoli al di là del mare e la città di allora, crocevia di scambi, vantava frequentazioni di Dalmati, Croati, Albanesi, Magiari, Ebrei, Egiziani, Mori, Bizantini e Siriani che dimorarono in loco ed esercitarono i loro traffici di mercanzie e derrate alimentari, contribuendo alla prosperità economica cittadina e mettendo in relazione culture differenti. Come riportano gli storici, la Repubblica Marinara di Ancona impiantò fondachi a Costantinopoli, ad Alessandria d'Egitto, in Romania e Siria, con i suoi consoli del mare sparpagliati in ognidove e le galee mercantili naviganti oltre le Fiandre. Le ardimentose gesta dell'antica Repubblica Marinara di Ancona, l'alleanza con la Repubblica di Ragusa in Dalmazia, l'odierna Dubrovnik, la strenua ed eroica resistenza opposta agli scontri con la Serenissima per il dominio militare e commerciale dell'Adriatico e agli assalti dell'imperatore Federico Barbarossa nel XII secolo fecero di Ancona una ragguardevole potenza marittima e terrestre. Orbene, da alcuni decenni si tiene ogni anno, alternativamente nei siti di gara delle città coinvolte dall'evento, la Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare Italiane e, verosimilmente per nobiltà di sentimenti civici o semplicemente ipertrofia dell'ego, domandarsi il perché Ancona non partecipi o non abbia mai partecipato ad un palio dal valore antropologico e trasversale così spiccato è lecito; è forse figlia di un dio minore? La manifestazione, nata sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, ha valenza nazionale ed internazionale, con annesso il corteo storico di figuranti in vestimenti d'epoca, l'agonismo acceso degli equipaggi con la voglia di competere nei tratti di mare antistanti le coste delle città interessate alla regata, la vasta affluenza di pubblico coinvolto emotivamente e le riprese in diretta della Televisione di Stato, diretta in streaming sulle piattaforme satellitari con milioni di spettatori e proposta, facendo il giro del mondo, nei palinsesti di RAI Italia. Un palio remiero atto a mantenere vivo il vincolo affettivo con il mare, un avvenimento spettacolare, con un'ampia copertura mediatica, che ogni anno si replica accrescendo il legame delle comunità con le proprie radici. Degna di lode l'iniziativa intrapresa a complemento di una manifestazione in cui si sono sfidate le mascarete veneziane e la batane di Portonovo ma, scorrendo il nastro del tempo, eventi alternativi potrebbero essere concepiti secondo criteri filologici con gli stessi meccanismi d'attrazione che animano le rievocazioni storiche di alto impatto, interessando le rappresentanze di altri Paesi che ebbero rapporti stretti con la città di Ancona, come nel caso dell'Ungheria, quando, nel 1488, Francesco Cinzio Benincasa, poeta umanista e diplomatico, fu nominato dal Consiglio cittadino degli Anziani "Oratore alla Maestà di re di Hungaria" per esprimere la gratitudine degli Anconitani all'alleato e chiedere al potente sovrano Mattia Corvino di proteggere Ancona dalle scorrerie della flotta turca, dall'armata navale veneziana e dal re di Napoli. La spunto potrebbe avere un riflesso diretto nel restauro della memoria storica scivolata nel dimenticatoio unitamente a tratti dell'identità culturale, ipotizzando inoltre il gemellaggio della Dorica con la municipalità centrale di Buda, nell'attuale Budapest, la perla del Danubio. Fatti d'armi o singoli episodi mutuati dalle vicende storiche possono dar vita a degli ectoplasmi creativi capaci di strutturare eventi interagenti con pubblici diversi che, oltre a rafforzare sentimenti di appartenenza alla comunità e tutelare il patrimonio immateriale del passato, possono divenire importanti attrattori economici e culturali richiamando nel capoluogo assonnato anche il turismo balneare del Conero alla ricerca di un sovrappiù alla tintarella.


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Gabriele Cotichelli
 Professionista della comunicazione pubblicitaria



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Articolo: © Gabriele Cotichelli

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1° Pubblicazione su SPUMARCHE.com: 26.02.2023

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