Stéphane Giornal - Bistrot Bruno Loubet - Hotel Zetter - London

MIXOLOGIA

Un compendio di aromi dal gusto esotico

Il giovane Frenchman, originario di Orange, città che appartenne alla provincia romana della Gallia Narbonense e che custodisce ancora il suo splendido Teatro romano e l’Arco di ingresso all`antica urbe di Arausio, riconosciuti patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1981, nell`intraprendere cinque anni or sono il viaggio verso la Capitale europea più cosmopolita, non avrebbe mai immaginato di poter approdare nella Little Italy londinese nel rinomato Bistrot dello chef, suo connazionale, Bruno Loubet.

Il cuore di Clerkenwell, pullulante di storia sin da quando i Romani vi costruirono il primo villaggio che poi evolse in Londinium, l`odierna Londra, e in seguito nei secoli a venire fu sede del Priorato dei Cavalieri dell`Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detti gli Ospitalieri, che da qui partirono per dare assistenza e protezione ai pellegrini cristiani che si recavano in visita presso il Santo Sepolcro, è oggi territorio ambito per l`insediamento di alcuni tra i bar e ristoranti più à la page della City, laddove esistevano fabbriche di birra e distillerie alimentate da numerose sorgenti di acqua sgorgante dal sottosuolo.

Il bistrot dello chef bordolese Bruno Loubet, luogo di lavoro di Stéphane, inaugurato nel duemiladieci, si è guadagnato sin da subito la terza posizione nella graduatoria dei migliori ristoranti del Regno Unito, assegnatagli dalla Commissione del National Restaurant Awards. È ubicato al pianterreno dell`attuale Hotel Zetter, frutto di una imponente ristrutturazione di un vecchio edificio vittoriano conclusasi nel duemilaquattro e finanziata da due soci nell`intrapresa, Michael Benyan e Mark Sainsbury.

Sebbene al Bistrot francese, la grande quantità delle bevande consumate sia a base di vini e di rinfrescanti succhi naturali, non mancano le classiche proposte internazionali dei cocktail compresi nella lista IBA, oltre a singolari preparazioni frutto della creatività del capo barman. Proprio in virtù della vasta ed eccellente offerta di vini pregiati, il drink proposto da Stéphane Giornal si basa su un Manzanilla di ottima qualità, ottenuto prevalentemente dal vitigno bianco palomino allevato nei terreni aridi di Sanlúcar de Barrameda in Andalusia e affinato con il favore della brezza salmastra che spira ovunque e si incunea attraverso i pori del legno nelle botti, con il lento processo naturale dell’osmosi. I nettari liquorosi prodotti nella zona attorno all’antica città fenicia di Jerez della Frontera furono già scambiati con la lana inglese nel XII secolo, ma divennero popolari alla corte della potente e bellicosa regina Elisabetta I, quando Sir Francis Drake, nel 1587, assalì il porto di Cadice e si impadronì del carico di vini diretto nel Nuovo Mondo, contenente tremila barili di Sherry.

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Stéphane Giornal

Stéphane, nel ricercare l`abbinamento ottimale di un alcolato al cocktail a base di Sherry Fino, ha scelto un liquore dal profumo penetrante. L’essenza esotica, di produzione francese, delle migliori banane provenienti dall’Ecuador ha rapito all’istante i suoi sensi con effluvi avvolgenti, appena allentata la capsula di chiusura della bottiglia; un`esplosione di intensa solarità capace di colmare il cuore di radiosi sentimenti e di mitigare la nostalgia dei profumi e dei colori vividi della sua Mediterranea Culla d`infanzia.

Nutty Banana

▫ 50 ml Vino Sherry - Manzanilla "Gabriela"
▫ 20 ml Lemon Juice
▫ 15 ml Joseph Cartron Banane Liqueur®
▫ 10 ml albume
▫ 5 ml sciroppo di zucchero

Agitare rigorosamente con la tecnica “a secco” per amalgamare bene l`albume, poi, di nuovo, aggiungendo quattro cubi di ghiaccio ben sodo. Versare in una coppa larga da champagne dolce. Decorare con una zeste di limone.

Dry shake: "agitare a secco" è una tecnica per emulsionare l`albume nelle bevande, conferendogli un bel corpo spumoso.

♥ Stéphane Giornal - Bistrot Bruno Loubet - London - Regno Unito

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